Cooperazione internazionale

Il Centro Studi ha fra le sue attività centrali la realizzazione di progetti di ricerca in scienze umanistiche e sociali (archeologica, antropologica, storica, letteraria, etnomusicologica ecc.). Queste attività si svolgono praticamente sempre in collaborazioni internazionali con altre istituzioni in diversi paesi delle Americhe: Messico, Brasile, Perù, Venezuela, Argentina e via dicendo.

 

In questo modo il nostro Centro promuove e realizza costantemente attività di cooperazione scientifica.

 

Ma, come tutta l’attività e l’esistenza stessa del “Circolo Amerindiano”, i progetti di ricerca si svolgono tutti avendo come prospettiva l’utilità sociale e, più specificamente, avendo come finalità e filosofia di base la “valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale ai fini dello sviluppo integrale della popolazione residente”. Questo implica che tutta la ricerca abbia come sfondo la cooperazione internazionale allo sviluppo.

 

 

PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO REALIZZATI

 

Dal novembre 2007 al 2013 il Centro Studi, in collaborazione con l’Istituto Italo Latino Americano e con fondi della Cooperazione Italiana del Ministero degli Affari Esteri, ha promosso, diretto e amministrato 3 progetti di cooperazione internazionale in Cile, Argentina e Perù.

 

ARTS, Arte Tradizionale e sviluppo socio-economico nella provincia di Huari (Perù), 2008-2011, in collaborazione con Missione Archeologica ed Antropologica “Antonio Raimondi” – Civiche Raccolte d’Arte Applicata, Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco di Milano, si è occupata di rivitalizzare arti e saperi locali, quali la tessitura con telaio verticale, la fabbricazione ed utilizzo di strumenti musicali e la manifattura della ceramica perché queste produzioni presentano delle specificità assolutamente originali e uniche in tutta l’area andina, sia dal punto di vista dei materiali utilizzati che delle tecniche di fabbricazione.

Il progetto, coordinato da Claudia Avitabile (C.S.A. “Circolo Amerindiano”), è stato realizzato da Carolina Orsini (Missione Archeologica ed Antropologica “Antonio Raimondi” – Civiche Raccolte d’Arte Applicata, Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco di Milano), Sofia Venturoli (C.S.A. “Circolo Amerindiano”) e, referente in loco, Aliz Ibarra. Sono stati contrattati 29 artigiani locali per la realizzazione dei prodotti.

Il progetto è stato patrocinato dalle Civiche Raccolte d’Arte Applicata-Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco (MI), dall’Università di Bologna, dalla Municipalidad de Huari, Consejo de Comunidad de S.Juan de Yacya,Consejo de Comunidad de S.Bartolomè de Acopalca, dall’Ambasciata d’Italia a Lima, dall’Istituto Italiano di cultura a Lima. (https://progettoarts.wordpress.com/about/)

 

Equipe di lavoro

Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche del Cile, 2008-2011, Coñaripe, Mpio. de Panguipulli, Provincia de Valdivia, XIV Región de los Rios, in collaborazione con Centro Interdipartimentale di Studi sull’America Indigena dell’Università degli Studi di Siena, le cui finalità sono state promuovere una gestione armonica delle risorse del territorio attraverso la partecipazione attiva delle comunità rurali dell’area ai processi di valorizzazione dell’economia rurale, del patrimonio ambientale e culturale ed alla predisposizione di uno sfruttamento eco-sostenibile delle risorse agro-forestali nonché alla offerta turistica. Vi sono stati impegnati nel coordinamento e nella realizzazione gli antropologi Claudia Avitabile (Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”) e Fabio Malfatti (CISAI, Università degli Studi di Siena), mentre in loco sono stati referenti Gerardo Berrocal Silva e Isabel Caripán Huilipán. Sono sono stati emessi 50 contratti a personale locale. (https://sites.google.com/a/unisi.it/mapuche/)

 

Bibliografia:

Malfatti, Fabio, 2009 Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche dell’area di Coñaripe, Cile, pp. 49 – 59, Quaderni di Thule VIII, Atti del XXX Convegno Internazionale di Americanistica, Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”, Perugia.

Malfatti, Fabio 2010, Aggiornamenti sul progetto: Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche dell’area di Coñaripe, Cile, in: ‘Quaderni di Thule,’  n. IX, vol. Atti del XXXI Convegno Internazionale di Americanistica,  Pag: 41 – 53.

 

 

Tejenderas, tessitrici tradizionali delle montagne dell’area di Mina Clavero. La tradizione di queste donne fu oggetto dell’omonimo progetto

Tejenderas Traslasierra. Artigiane dell’Argentina, 2008-2013, in collaborazione con Movimiento Cultural de la Cañada Larga – Caravanas en mi pueblo, teso al recupero delle tecniche di tintura naturale e tessitura, nonché al recupero dei disegni tradizionali, al fine di riattivare la produzione tessile artigianale nell’area della provincia di Córdoba.

 

Il coordinamento del progetto è stato di Gabriela Peñalba (C.S.A. “Circolo Amerindiano”) e in loco (Mina Clavero) ha diretto María Inés Papy, che ha ospitato nel suo museo di Cañada Larga (Mina Clavero) il laboratorio di formazione delle giovani tejenderas.

 

Ruta de la Obsidiana, è un progetto generale che include sia ricerca scientifica (dal 1994) e  cooperazione allo sviluppo (dal 2008), ha come ambito di azione il villaggio di Paso del Bote (municipio di Tlalixcoyan, Veracruz, México), che insiste nel sito archeologico di Cerro de las Mesas, oggetto della attività di ricerca, e come finalità lo studio e la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, ai fini dello sviluppo integrale della comunità dell’area. Il progetto,sia di ricerca che di cooperazione allo sviluppo, ha ricevuto finanziamenti dall’8×1000 della Tavola Valdese, con cui sono stati realizzati finora due progetti:

 

 

– Tradizione e sviluppo a Paso del Bote, è stato realizzato fra 2010 e 2012 e ha avuto come obiettivo la rivitalizzazione delle tradizioni coreutico-musicali della zona, attraverso   corsi  di chitarra e danze tradizionali;

 – Agua limpia, 2012-2015: progetto di potabilizzazione dell’acqua a disposizione della comunità di Paso del Bote, cui è stato donato un sistema di purificazione dell’acqua.

 

Progetto “Tradizione e svilupo a Paso del Bote”: il maestro di musica e ballo jarocho Rubén Hernández Sosa con i suoi alunni in abiti tradizionali.

 

 

PROGETTI PERMANENTI

 

Tatawelo: il progetto nasce nel 2003 dalla sinergia tra diverse organizzazioni dell’economia solidale italiana per accompagnare le comunità indigene zapatiste del Chiapas (Messico), da anni in lotta per l’affermazione del diritto a vivere dignitosamente sulle proprie terre e secondo la propria cultura, nel raggiungimento di una reale autonomia, e nella creazione di condizioni per uno sviluppo sostenibile. La rete di distribuzione del Tatawelo Café Excelente è composta da cooperative, botteghe del mondo, gruppi di acquisto solidale (G.A.S.), associazioni, collettivi, circoli ARCI, soci e sostenitori individuali di tutto il territorio nazionale. Questa rete sostiene il progetto attraverso il prefinanziamento, ovvero pagando il caffè in anticipo e permettendo così all’Associazione Tatawelo di versare ai produttori una somma consistente, variabile a seconda delle disponibilità ottenute, del valore complessivo del caffè acquistato.

 

Adozione Internazionale nel nome e nella memoria di Daniele Fava. Il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”, nel nome e nella memoria di Daniele Fava, della sua vita e del suo amore per i bambini, collabora dall’anno 2005 con la ONG “El Hombre Sobre la Tierra” A.C. (Mérida, Yucatán, México), attraverso il sostegno a distanza a favore di alcuni bambini che vivono nei villaggi inclusi nell’area di progetto della ONG messicana. I bambini che, alla data odierna, beneficiano del sostegno sono: 5.